Muffin con albicocche fresche

muffin con albicocche

Un minuto di primavera dura spesso più a lungo di un’ora di dicembre, una settimana di ottobre, un anno di luglio e un mese di febbraio. Parole meravigliose prese in prestito dal poeta francese Jacques Prévert. Parole che mi tornano in mente ogni volta che vedo, tocco, annuso e sento i fiori… Un minuto di primavera tra le mie mani, appena sfornati e spolverizzati di zucchero a velo. Un minuto di primavera tra le briciole di muffin con albicocche fresche… ancora calde. Una colazione in giardino tra il vento tiepido e leggero, ormai estivo, e l’aroma di caffè che prova a farsi largo tra i petali di un gelsomino bianco, così dolce e generoso! Un minuto di primavera immortalato in questi scatti illuminati e riscaldati dai tiepidi raggi del sole del mattino, addolciti da un profumo di fiori e di muffin con albicocche fresche, pronti per la colazione di primavera!

muffin da colazione-lafigurina

INGREDIENTI PER 9 MUFFIN:

  • 170 g di farina 00
  • 90 g di zucchero
  • 30 g di burro
  • 1 uovo
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 150 ml di latte parzialmente scremato
  • scorza grattugiata di un limone bio
  • 7 – 8 albicocche fresche

 

muffin con albicocche ricetta

PROCEDIMENTO:

In una terrina media lavorate per qualche minuto con le fruste elettriche, lo zucchero con l’uovo, aggiungete il burro sciolto e tiepido, il latte a temperatura ambiente e la scorza grattugiata del limone. Lavorate bene gli ingredienti e aggiungete poco per volta la farina setacciata con il lievito e amalgamate. Aggiungete infine le albicocche tagliate a pezzetti. Inserite i pirottini negli appositi spazietti della pirofila per muffin. Versate il composto riempiendo ogni pirottino per 2/3. Infornate a 180°C per 20 minuti circa.

muffin con albicocche lafigurina

Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo. E poi gustateli a colazione o a merenda, sono soffici e pieni di albicocche, sarà come rivivere quel meraviglioso minuto di primavera che non dimenticherete mai più!

- scritto da Edda Gagliardi

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