Come nasce il pensiero creativo: impara a riconoscere e sfruttare le varie fasi

come nasce il pensiero creativo

Nell’articolo precedente abbiamo scoperto insieme cos’è l’intelligenza creativa e come ci aiuta nel quotidiano. Oggi invece scopriremo insieme come nasce il pensiero creativo che genera l’idea, un progetto, una soluzione. Molti esperti hanno tentato di delineare il processo creativo, rendendolo più accessibile e adattabile anche per coloro che non si considerano particolarmente inclini alla creatività.

Nel panorama degli studiosi che hanno esplorato questo campo, Graham Wallas, psicologo e pedagogista britannico, si distingue per aver suddiviso il processo creativo in fasi chiare e definite. In collaborazione con il collega Richard Smith, ha scritto “L’arte del pensiero” al fine di chiarire questi passaggi. In sintesi la creatività opera attraverso associazioni di idee, consentendo di combinare concetti preesistenti in modo originale e innovativo, generando soluzioni completamente nuove. Wallas ha identificato quattro fasi distinte in questo processo: preparazione, incubazione, illuminazione e verifica.

Le fasi del pensiero creativo

Nella fase di preparazione, si raccoglie una vasta gamma di dati, materiali e informazioni pertinenti al problema da risolvere. L’individuo potrebbe non avere ancora la soluzione definitiva in mano, ma ha familiarità con il contesto e le competenze di base necessarie. Durante questa fase iniziale, è importante pensare liberamente, senza auto-censura o giudizio prematuro, poiché ciò potrebbe limitare il processo creativo. La fase di preparazione coinvolge l’apertura mentale a varie possibilità e l’accettazione di suggerimenti al fine di esplorare ogni scenario.

le quattro fasi principali del pensiero creativo

L’incubazione è il periodo intercorrente tra la fase di preparazione e l’illuminazione, durante il quale si elaborano e si organizzano i dati raccolti. L’individuo cerca di dare un nuovo significato alle informazioni, organizzandole in modo logico e sperimentando diverse combinazioni. A volte, l’incubazione avviene anche a livello inconscio, come evidenziato dal classico esempio di trovare la soluzione a un problema dopo una notte di riposo.

L’illuminazione segna il momento in cui la soluzione o le idee emergono chiaramente nella mente dell’individuo. Le soluzioni sembrano improvvisamente evidenti e brillanti, anche se il lavoro preliminare nelle fasi di preparazione e incubazione è stato essenziale per raggiungere questo punto. L’illuminazione è spesso accompagnata da una sensazione di sorpresa, ma è il risultato di un processo di lavoro e riflessione precedente.

La fase finale, la verifica, conclude il processo creativo. La soluzione proposta deve essere valutata e validata, prima dall’individuo stesso e successivamente da altri. La verifica garantisce che la soluzione sia adeguata e funzionale nella pratica.

Altri studiosi hanno ampliato e modificato il modello di Wallas. Ad esempio, Joseph Rossman ha identificato sette fasi nel processo creativo, partendo dall’osservazione di un bisogno fino alla sperimentazione delle soluzioni proposte. Hubert Jaoui ha aggiunto una fase preliminare di “nascita di un’intenzione“, precedente alla preparazione, in cui l’idea iniziale viene focalizzata.

4 fasi fondamentali del processo creativo

Cosa fare durante le 4 fasi del processo creativo

Le idee quindi non nascono per caso o per magia e non arrivano all’improvviso ma seguono un processo suddiviso in fasi. Ora che le conoscete, fateci caso la prossima volta che avrete bisogno di cercare nuove idee per lavoro e per qualsiasi altra situazione. Io per esempio gestisco le 4 fasi del processo creativo così:

  • Nella prima fase, la fase di preparazione di solito scrivo appunti e idee sulla mia agenda. Voi potreste scrivere anche dei pensieri su di un quaderno. Poi faccio brainstorming, mi aiuta molto a valutare possibili approcci e soluzioni buone o meno.
  • Nella seconda fase, la fase dell’incubazione mi dedico alla ricerca, allo studio, all’analisi e all’osservazione. In questa fase ragiono sulle idee raccolte, cerco di scartare alcune e valutarne altre. Poi rimescolo tutto senza soluzione. Questa è la fase che spesso mi genera stress per il tempo indefinito impiegato. Quindi, per liberarmi da questo stato poco piacevole mi distraggo, prendo aria, stacco la spina, prendo una pausa per non intasare il flusso di idee e lasciare che il tempo faccia la sa parte. E’ un momento di incubazione, non è perdita di tempo.
  • Nella fase dell’illuminazione, improvvisamente arriva l’idea, quella giusta (almeno apparentemente) quando si uniscono tutti i puntini e ottieni un risultato, quello sperato.
  • Nella quarta fase, verifico varie possibilità di realizzazione, testo la fattibilità dell’idea, aggiungo modifiche, correzioni per migliorarne il risultato.
  • Ed infine il progetto selezionato viene finalizzato e condiviso, anche modificato nel tempo.

Ciò che accomuna tutte queste teorie è il percorso che va dall’analisi alla sintesi. La creatività non è fine a se stessa, ma mira sempre a un obiettivo pratico e concreto. Pertanto, il processo creativo parte dall’esplorazione di diverse opzioni per arrivare alla soluzione più efficace e adatta alla realtà quotidiana.

- scritto da Edda Gagliardi

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